La manovra finanziaria per il 2025 sta iniziando a prendere piede nel dibattito economico-politico specialmente da quando si intravede la possibilità di una nuova pressione fiscale all’orizzonte.
Tuttavia, il ricorso a nuove tasse, sia esse strutturali che una tantum, rappresentano solo una parte degli interventi che possono essere utilizzati per il rispetto delle clausole europee. Secondo il Prof. Marco Mele, associato di Politica Economica e manager di Stato, l’attuazione di una riforma strutturale alle voci di spesa, potrebbe coadiuvare positivamente il bilancio e la crescita del nostro paese.
Secondo l’economista, la spending review, ovvero la revisione della spesa pubblica, rappresenterebbe ” un’operazione fondamentale per garantire la sostenibilità economica, migliorare l’efficienza dei servizi pubblici e liberare risorse da reinvestire in settori chiave.
Per l’Italia, in un contesto di crescente pressione fiscale e di necessità di riequilibrio dei conti pubblici, una spending review efficace dovrebbe essere una priorità da incorporare nella nuova finanziaria”.
Per fare ciò, continua Mele, è necessario “effettuare un’analisi dettagliata della spesa pubblica. Questo significa non solo monitorare quantitativamente le uscite, ma anche valutarne gli effetti in termini di efficacia e di efficienza.
Ogni singola voce di spesa dovrebbe essere esaminata, dal trasferimento alle famiglie alle spese per infrastrutture, per comprendere il valore reale che queste producono. Poi, una volta raccolti i dati, si dovrebbero identificare e eliminare le spese superflue. Ciò può includere la riduzione dei costi legati alla burocrazia, la semplificazione delle procedure amministrative, oltre alla dismissione di programmi poco efficaci o duplicati.
La razionalizzazione deve riguardare anche le partecipate pubbliche, spesso inefficienti. Le società a partecipazione pubblica dovrebbero essere sottoposte a rigorosi controlli e valutazioni di performance per garantire che ogni euro investito generi un ritorno utile per i cittadini”.
Applicare bene una spending review efficiente nella finanziaria 2025 non è solo un imperativo economico, ma un’opportunità per rilanciare l’Italia verso un futuro più sostenibile e giusto, conclude il Prof. Mele
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